POLENTA TRADIZIONALE
Ingredienti
300g farina ogni litro d’acqua per una polenta soda
250g farina ogni litro d’acqua per una polenta tendenzialmente morbida
200g farina ogni litro d’acqua per una polenta molto morbida
Preparazione
Per una buona polenta di una volta sono indispensabili due cose: un bel fuoco a legna nel camino e un paiolo di rame. Se non avete camino e paiolo, pazienza. Potete cimentarvi anche sul fornello con una pentola con triplo fondo e un coperchio. Portare al bollore il quantitativo d’acqua desiderato, quindi salare. A poco a poco mescolando con un cucchiaio di legno, o con la frusta, versate la farina badando che non si formino grumi. Quando avrete raggiunto una consistenza cremosa, lasciate che la polenta riprenda il bollore, quindi copritela ed abbassate al minimo il fuoco. Lasciate la pentola sul fuoco al minimo a cuocere per circa tre quarti d’ora, sempre coperta. Nel caso la polenta risulti troppo soda aggiungete un poco di acqua bollente. Ricordate comunque che più la polenta cuoce più risulta digeribile.
Polenta da Kg 1
La polenta è un alimento a base di farina di cereali cotta lungamente in acqua calda.
Si tratta di un cibo particolarmente economico e, pertanto, definito "povero". Nei nostri territori, la polenta di mais (dalla pianta Zea mays) è giunta poco più di 300 anni prima dell'unificazione d'Italia. ma i primi reperti del suo consumo si riconducono al periodo di importazione del cereale dalle Americhe (cereale mahiz - Cristoforo Colombo - 1492). Dal principio, la polenta di mais era sconosciuta ed il suo consumo era limitato alla coltivazione botanica; solo tra il 1530 ed il 1540 entrò a far parte delle esigenze alimentari dei veneti e dei friulani, poi dei bergamaschi (1580), dei milanesi (1649), e solo verso la metà del '700 radicò saldamente nelle tradizioni culinarie piemontesi*.
E' un errore comune associare il nome polenta ad un derivato del mais in quanto dovrebbe indicare un qualsiasi alimento ottenuto dalla cottura in acqua di farine a base di cereali. Questa polivalenza conferisce alla polenta un'origine pressoché sconosciuta e, benché il mais venisse coltivato nei territori americani già all'inizio dell'epoca del ferro, anche i romani ed i greci consumavano polente ottenute dal farro (detta plus) o dalla spelta egiziana. All'epoca, la polenta veniva preparata con lo stesso procedimento in tutto il bacino del mediterraneo e la sua consistenza variava in base al cereale scelto per lo sfarinato; la polenta veniva quindi condita con latte, formaggi, carne diagnello, maiale e salsa acida.
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